martedì 5 febbraio 2008

Il Vuoto in me

Alcuni recenti pensieri poetici di mia sorella

Strano il vuoto
che si delinea in me
come una spessa coltre
di nebbia
che offusca
ogni minimo ricordo
e cela implacabile
l'impotenza
di un tuo sorriso mancato


Piangi
lacrime per la vita
Piangi
lacrime per lottare
Piangi lacrime
per emergere da un mondo
che ti ha strappato
a noi
senza preavviso.


Chiudo gli occhi
e vedo la tua sofferenza
farsi carico della mia
Le tue braccia forti
che sorreggono
i miei passi stanchi
e la tua tenacia
far scudo alla mia insicurezza.
Sono il tuo specchio
in questa realtà meschina,
sono le tue emozioni
che non riescono
a prendere il volo

In particolare mi ha colpito la prima poesia: è qualcosa di cui avevo anche parlato con Elo... qualcosa che, nella sua semplicità, mi colpisce nel profondo.
Ecco: mia sorella sente fortemente il vuoto che la situazione di papà sta creando, un vuoto dovuto alla sua mancanza fisica ed alla sua condizione incostante.

Ed io?
A volte mi sembra quasi che le cose mi scivolino addosso, che mi faccia in qualche modo coprire dalle esigenze del quotidiano e che quasi quasi releghi papà ad un angolino del mio essere, dei miei pensieri.
Poi però ti rendi conto che non puoi staccare la spina dalla tua vita per dedicarti anima e corpo a papà: finirebbero troppo presto le energie, e di te hanno bisogno anche altre persone (mia moglie) e tu hai un bisogno fortissimo delle forze che queste persone sanno donarti e trasmetterti (quanto preziosi sono anche gli amici nella condivisione!).
Sono egoista? Forse rifiuto quello che è successo a papà?

Quello che è sicuro è che ognuno di noi vive questa situazione in modo differente, Elo per esempio con la sua sensibilità che le fa così sentire il vuoto che provocando tutto questo.

Eppure questa diversità è anche una forza se abbiamo il coraggio di confrontarci, di consolarci e di farci consolare: quanto mi ricorda la preghiera dell'anonimo brasiliano l'ultima poesia!

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