mercoledì 21 novembre 2007

Il cerchio della vita

L'otto settembre nasceva il primo figlio di un amico.
Il 10 papà entrava in coma a causa dell'incidente.
Ieri una piccola grande speranza si è accesa per noi sapendo che forse c'è una concreta possibilità che papà possa essere ricoverato presso il S.Anna di Crotone.
Oggi alle 7:00 è morto il papà di Carlo e Marco, due splendidi ragazzi che abbiamo imparato a conoscere durante questi due mesi di "convivenza forzata" nel reparto di rianimazione.

E' questo il cerchio della vita?
vita/morte; gioia/dolore?

Come mi sentirei se dopo mesi in rianimazione papà morisse o, meno tragicamente, papà non recuperasse abbastanza?
I nostri sforzi sarebbero stati vani?
Come se per l'impegno che mettiamo nell'andare a trovare i nostri cari dovessimo ricevere necessariamente un premio.

Quando andiamo a trovare qualcuno che sta male lo dobbiamo fare perché gli doniamo il nostro amore, gli infondiamo la nostra linfa vitale... non perché in qualche astruso modo il nostro comportamento debba essere ricompensato (quante volte lo ho pensato).

Spero vivamente che Carlo e Marco sappiano e credano fin nel loro profondo che hanno fatto tutto ciò che era in loro potere per dare forza ed amore al loro papà: solo così non sentiranno di aver fatto un qualcosa di inutile.

L'amore non è mai inutile

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