lunedì 28 aprile 2008

L'ultimo saluto

Il Vangelo che papà teneva tra le mani nella camera ardente era aperto su Gv 4

chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna

Gesù fonte di vita eterna, soprattutto ora che papà è fra le Sue braccia, accolto in cielo da nonno e nonna.


Papà, dopo 7 mesi di sofferenze ma anche di speranze, è morto il 16 Aprile.
Morto per un banale arresto cardiaco.
Morto in rianimazione quando sembrava che potesse essere nuovamente ritrasferito in clinica anche se sarebbe stato necessario un ausilio meccanico per aiutarlo a respirare, visto che non sembrava riuscire a respirare autonomamente troppo a lungo.
Morto serenamente: la sera prima mamma lo aveva visto tranquillo e con valori stabili.

Alla fine la delicatezza della sua situazione cardio-respiratoria è venuta al pettine e lo stress patito in questi mesi ce lo ha portato via.
Quando papà entrò al S.Anna le statistiche che parlavano di possibili decessi mi sembravano lontane anni luce ed anzi malauguranti: se papà si era risvegliato da un trauma al tronco cerebrale, sarebbe vissuto sicuramente e si sarebbe rimesso in piedi!
Eppure non è stato così.
Eppure, avendo tutti lottato con lui per cercare di farlo guarire, papà è morto.
Inutilmente ho cercato un segno di respiro fissando il velo che lo copriva nella bara.

Papà ora è in cielo e come ci ha sempre protetti e guidati durante l'arco dei suoi 66 anni, così continuerà a farlo da lassù.
La pazienza gradita a Dio nel sopportare la sofferenza citata nelle letture della IV domenica di
Pasqua, lo ha portato fra le braccia del Signore.

Papà, non sai quanto ci manchi!
Quale groppo in gola ho ancora per non aver pianto quando zio e mamma mi hanno detto che eri morto.... che il tuo cuore non sarebbe tornato a battere come prima e che io stupidamente ho interpretato come un piccolo ma sormontabile problema!
Ero in autobus, andando a Tiburtina per prendere il biglietto di ritorno da Crotone per il ponte del 25 Aprile.. non potevo scendere, rischiavo di trovare la biglietteria chiusa.. ormai dovevo comprare i biglietti per scendere il giorno stesso.. ma quanto avrei voluto scendere e fermarmi in un angolo a piangere!

Papà, ci hai dato la possibilità di prenderci cura di te così come tu hai fatto con noi: spero veramente tu non ti sia sentito solo, abbondonato.. ti amiamo e per questo siamo stati vicini a te!

Papà, ti dedico una storia che zia Pina ci ha mandato:
L'Angelo della Morte bussò un giorno alla casa di un uomo.
"Accomodati pure" disse l'uomo."Ti aspettavo".
"Non sono venuto per fare due chiacchiere"disse l'Angelo, "ma per prenderti la vita".
"E che altro potresti prendermi?"
"Non so. Ma tutti, quando giungo io, vorrebbero che io prendessi qualsiasi cosa, ma non la vita. Sapessi quali offerte mi fanno!".
"Non io. Non ho nulla da darti. Le gioie che mi sono state donate le ho godute. Mi sono divertito, ma senza fare del divertimento lo scopo della mia vita. Gli affanni, li ho affidati al vento. I problemi, i dubbi, le inquietudini li ho affidati alla provvidenza. Ho utilizzato i beni terreni solo per quanto mi erano necessari, rinunciando al superfluo. Il sorriso, l'ho regalato a quanti me lo chiedevano. Il mio cuore a quanti ho amato e mi hanno amato. La mia anima l'ho affidata a Dio. Prenditi dunque la mia vita, perché non ho altro da offrirti".
L'Angelo della Morte sollevò l'uomo fra le sue braccia e lo trovò leggero come una piuma. All'uomo la stretta dell'Angelo parve tenerissima. E il Signore spalancò le porte del Paradiso perché stava per entrarvi un santo...

Non esistono altre vie. L'unica strada per una vita piena, riuscita e felice è la strada della santità.

Voglio in ultimo ringraziare per le amorevoli ed ammirevoli cure prestate a papà la rianimazione del Gemelli (un sentito grazie ai dottori Pennisi e Michetti!) ed il reparto UdR del S.Anna (un forte abbraccio a tutti ed in particolare alla dottoressa Quintieri ed al dott. Leto).

Ciao papà!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per avermi accolto nella tua famiglia e avermi trasmesso tutta la tua serenità come una figlia!!!
Adesso sei il nostro angelo che ci protegge dal Paradiso!!!
Ti vorrò sempre un mondo di bene, ci manchi tantissimo dacci la forza di superare questo grande distacco!!

Anna

Anonimo ha detto...

Sono sicuro che il grande Franco da lassù ci sta guardando con quello sguardo amorevole e simpatico che lo ha sempre contraddistinto e che darà ad Andrea, Anna Rita ed Eloisa tutta la forza di cui hanno bisogno in questo momento. Sono poi certo che il grande amore che avete profuso in questi mesi, la straordinaria dolcezza delle parole che scrivete saranno la roccia da cui sgorgherà la serenità che tanto vi meritate! Vi voglio tanto tanto bene e vi sono tanto vicino insieme a Silvia! Il vostro amico Amedeo.

sfera71 ha detto...

Anch'io ho perso mio padre, a causa di un aneurisma cerebrale che gli ha stroncato la vita all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno.
I nostri padri sono angeli del paradiso, di lì ci guardano e ci proteggono. Un giorno ci accoglieranno a braccia aperte e saremo di nuovo insieme.